PAGINE E PRESENTAZIONI

23 agosto 2013

UK: CHAMERION ANGUSTIFOLIUM - ROSEBAY WILLOWHERB - 1ª parte


BOTANICA, HABITAT E VEGETAZIONE

Chamerion angustifolium.



Regno: Plantae (Piante)
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Magnoliophyta (Piante con fiori)
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Rosidae
Ordine: Myrtales
Famiglia: Onagraceae
Genere: Chamerion
Specie: Chamerion angustifolium




Prima parte dell'articolo dedicato al Chamerion angustifolium.
Ho fatto la conoscenza con questa bellissima selvatica, che viene considerata spesso una semplice erbaccia, anni fa durante il mio primo viaggio in Inghilterra e Galles: durante i miei spostamenti, lungo le strade e le scarpate ferroviarie, notavo il numero davvero elevatissimo di fiori purpurei che ornavano questi luoghi solitamente colonizzati da erbe o erbacce verdi, o con infiorescenze comunque non appariscenti. Rimasto colpito dalla bellezza quasi esotica di questa pianta comunissima, ho cominciato da allora a cercarla, studiarla e fotografarla, riuscendo anche ad ottenerne i semi. Eccovi una sua presentazione, divisa in più parti per renderla più agevole ai lettori.

Fusti di C. angustifolium.
Il Chamerion angustifolium è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Onagraceae, e presenta due sottospecie: C. angustifolium ssp. angustifolium e C. angustifolium ssp. circumvagum. È conosciuto anche come Epilobium angustifolium, perché in passato era stato incluso nel genere Epilobium, mentre ricerche più accurate lo hanno poi fatto includere nel genere Chamerion. Lo potete trovare anche come Chamenerion angustifolium, ma è un nome storpiato e quindi errato. È nativo e diffuso praticamente in tutto l'emisfero boreale, Italia compresa, e lo si trova fino alle zone artiche complice la sua resistenza al freddo e l'elevata produzione di semi unita alla loro durata di conservazione. Predilige comunque i climi freschi e freddi, ragion per cui nelle zone più a nord spunta comunemente al livello del mare, mentre man mano che si va verso sud lo troviamo in altitudini più elevate: in Italia, ad esempio, cresce spontaneamente a partire in media dai 1000 metri, altitudine che può abbassarsi nelle zone più settentrionali. É una pianta rizomatosa (ricordo che il rizoma è una parte di fusto modificata, sotterranea e con funzioni di riserva), con un lungo fusto eretto e rossastro che può arrivare anche a circa 1.8 metri d'altezza, da cui si dipartono foglie lanceolate e strette (da cui il nome latino specifico, angustifolium, che significa appunto foglia stretta), disposte a spirale lungo il fusto.

Le caratteristiche foglie strette e lanceolate del C. angustifolium.

La fioritura è molto abbondante e bella, con numerosi fiori ermafroditi color fucsia a 4 petali che crescono in un gruppo di forma conica, o piramidale, all'apice del fusto (purtroppo le foto di questo articolo sono state fatte nel tardo autunno, quando la maggioranza dei fiori non c'è più). Produce altrettanto numerosi frutti, bacche di forma stretta ed allungata che con la maturazione si spaccano (bacche deiscenti) lasciando uscire una grandissima quantità di piccoli semi dotati di peluria cotonosa che permette loro di essere trasportati dal vento. Sebbene venga spesso classificata come pianta da terreni calcarei, cioè alcalini (con valore PH maggiore di 7.0), in realtà cresce in suoli con spettro di PH che va da 4.8 (acido) a 7.0 (neutro). Non ha resistenza alla salinità, quindi non lo si trova nei pressi delle zone marine. Tollera male i periodi di siccità, e perciò ha bisogno di buona irrigazione e terreni abbastanza umidi. Come detto prima predilige climi freschi o freddi: questa pianta ha un'altissima tolleranza al gelo (temperatura minima -38°C), ma richiede comunque un periodo minimo di 90 giorni all'anno di clima mite per potere svolgere il suo ciclo vitale. È una pianta da pieno sole che sopporta male l'ombra, quindi la troviamo in zone esposte e spazi aperti.

[Fonte dei dati scientifici: Dipartimento di Agricoltura USA.]

L'apice del fusto, dove si trovano i fiori e le bacche.
I semi delle bacche maturate e spaccate.