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12 giugno 2015

Il vaso di terracotta

Vasi per giardinaggio in terracotta

La terracotta è il materiale principe per la fabbricazione dei vasi per giardinaggio. In epoca moderna è spesso sostituita dalla plastica, per motivi di leggerezza, infrangibilità e minor costo. In realtà la terracotta porta dei vantaggi che la rendono ancora oggi insuperabile per la coltivazione e la cura delle nostre piante.

La caratteristica più interessante e vantaggiosa della terracotta è la porosità. Curiosando in giro leggerete a volte che il vaso di terracotta avrebbe la fantascientifica capacità di far respirare ed ossigenare il terreno, ma questo non è vero in quanto la terracotta è porosa solamente per i liquidi. Questa proprietà ha due conseguenze notevoli per le vostre piante:
1 - Parte dell'umidità del substrato evapora anche attraverso la parete del vaso, oltre che dalla superficie libera, quindi il vostro terreno si seccherà prima rispetto ad uno contenuto in un recipiente non poroso. 
2 - Quando un liquido evapora, assorbe parte del calore circostante. Perciò a parità di temperatura esterna, un terreno umido contenuto in un vaso di terracotta è più freddo rispetto ad uno contenuto in un materiale non poroso (come la plastica, ad esempio).
Ne consegue che un vaso di terracotta permette di avere un substrato più drenato e più fresco: limita i ristagni idrici, quindi previene la formazione di muffe e funghi nocivi, ed attenua gli effetti di una estate torrida. Ovviamente si deve stare attenti che il terreno non si secchi troppo.

Per le piante che in inverno sono poste all'interno delle case è certamente il materiale migliore. Tutti avrete notato che asciugare il bucato in casa, d'inverno e con le finestre chiuse, è un'impresa difficoltosa e lenta. Questo avviene a causa della quasi inesistente circolazione d'aria, che fa ristagnare l'umidità ambientale. Usare la terracotta può dare un piccolo aiuto e facilitare (anche se di poco) l'asciugatura del terreno, che altrimenti può restare bagnato anche per mesi.

Quando l'acqua evapora i sali in essa contenuti rimangono nel recipiente che la contiene. L'evaporazione dal terreno è di tipo diretto e lascia quindi i sali nel substrato. Quella attraverso il vaso è invece di tipo indiretto: prima il liquido viene assorbito dalla terracotta, poi da lì evapora. Questo doppio passaggio fa sì che i sali possano trasudare e depositarsi sia sulla superficie esterna dal vaso che nella stretta intercapedine tra vaso e terreno, cosa che costringe prima o poi alla pulizia delle conseguenti incrostazioni.

Quanto detto si riferisce a vasi di terracotta grezza. Eventuali vernici, smalti o altri tipi di copertura formano una schermo che blocca l'evaporazione.

Qualche considerazione di ordine pratico. La terracotta può essere costosa, anche se per vasi di piccole-medie dimensioni i prezzi sono abbastanza paragonabili a quelli della plastica. È fragile, quindi si rompe facilmente in caso di cadute o rovesciamenti. È pesante, perciò tenete conto che un vaso di terracotta pieno di terra può essere di difficile spostamento, e può dare problemi di carico statico sui balconi. Esteticamente può apparire migliore di altri materiali, ma la sua pulizia è più difficoltosa.

Per concludere, tenete presente che la porosità sussiste solo se la terracotta è grezza: quando la verniciate o la smaltate, ovviamente perde questa proprietà.

(Leggete anche: Il vaso di plastica)