PAGINE E PRESENTAZIONI

6 settembre 2013

ITALIA: PIETRA DI BISMANTOVA

La Pietra di Bismantova.

La Pietra di Bismantova, a Castelnovo Ne' Monti (Reggio Emilia) è una delle attrazioni naturalistiche più belle, conosciute e frequentate dell'Appennino Reggiano: ormai non conto più le volte in cui ci sono salito, oppure in cui ho fatto escursioni nelle vicinanze.
È una formazione montuosa dall'aspetto particolare, una specie di tavoliere di roccia nuda che spunta nel bel mezzo delle dolci e verdi colline che anticipano i veri monti appenninici situati poco lontano. Geologicamente si tratta di un blocco di calcarenite che poggia su sedimenti marini. È alta circa un centinaio di metri, misurati dalla base, mentre la sommità si trova ad un po' più di 1000 m sul livello del mare. Le vere origini del nome sono sconosciute, si sono fatte tante ipotesi che vi risparmio, vista la mancanza di certezze: vi basti sapere che non ha niente a che vedere con Mantova. Questo monte, citato da Dante nella Divina Commedia, si trova nel territorio del Parco dell'Appennino Tosco-Emiliano.

Una parete della Pietra vista dai boschi alla base.

La Pietra di Bismantova, spesso chiamata semplicemente La Pietra, può essere visitata in molti modi e per tanti motivi. Il turista e la famiglia in gita possono godere di bellissimi panorami, mangiare in uno dei due bar-ristoranti (di cui uno con albergo), e salire alla sommità con una via abbastanza facile. L'escursionista ha a disposizione diversi sentieri in zona, che portano non solo in cima ma anche intorno alla Pietra, e che possono essere percorsi anche a cavallo. La Pietra può essere raggiunta a piedi anche da Castelnovo. Nelle vicinanze abbiamo il sito archeologico di Campo Pianelli, con tombe della fine dell'Età del Bronzo, sempre raggiungibile via sentiero. Lo sportivo appassionato di alpinismo e free climbing troverà diverse vie d'arrampicata, compresa una ferrata e diversi massi per il bouldering. Chi ama la cultura può visitare l'Eremo Benedettino, costruito proprio a ridosso della roccia. Per finire, c'è un comodo parcheggio proprio alla base del monte.

Una via di roccia che si trova proprio lungo il sentiero diretto alla sommità.

La Pietra è circondata da una zona boscosa, circondata a sua volta da zone coltivate. Si trovano alberi anche sul tavoliere della sommità, che ospita un bosco composto principalmente di noccioli e querce, più altre piante e arbusti che crescono invece nelle parti rocciose. Il periodo migliore per godere della vegetazione è tra maggio e giugno, quando la natura esplode al massimo, ed un verde intenso e intatto sembra circondare tutto. Per salire in cima ci sono due strade. Un sentiero corto e diretto che, prendendo come riferimento il parcheggio guardando la Pietra, la risale verso sinistra; ed uno più lungo e panoramico che invece prima le gira intorno e poi sale in alto, verso destra. Il secondo è molto consigliato, in quanto tra le altre cose vi farà passare in mezzo ad un suggestivo e vasto giardino roccioso: i resti di un'antica frana che ha fatto crollare un'intera sezione del monte. Il problema della calcarenite è la sua fragilità, infatti bisogna fare attenzione a costeggiare le pareti lungo i sentieri, per il pericolo di distacco di massi. Sono già accaduti incidenti anche mortali, e a volte alcune vie vengono chiuse per sicurezza.

I boschi che circondano la Pietra.

Sulla sommità della pietra.

Pure l'appassionato di botanica troverà interessante visitare la Pietra ed i suoi dintorni. Ci sono diverse piante interessanti da cercare, tra cui anche orchidee indigene. È naturalmente impossibile fare qui degli elenchi completi scritti e fotografici, quindi cito una sola specie ad uso simbolico. Questo anche perché la pianta in questione è piccola, passa praticamente inosservata, ma è davvero interessante. Parlo dell'Asplenio (Asplenium trichomanes), una piccola varietà di felce che cresce all'ombra, nelle fenditure rocciose. In realtà ci sono anche altre specie del genere Asplenium che vengono chiamate semplicemente Asplenio. Il nome deriva dal greco splen [milza] perché si credeva che tale pianta fosse un rimedio utile per quest'organo. Ha dimensioni dell'ordine dei centimetri, e la potrete scovare mentre salite verso la cima costeggiando le pareti della Pietra. Non fate l'errore di sottovalutare questa piantina: come le altre felci è un vero e proprio fossile vivente, una pianta vascolare che ha conservato il sistema di riproduzione tramite spore invece che tramite semi. Ovviamente, essendo una pianta selvatica, non strappatela per ricordo: lasciatela dove l'avete trovata e rispettate sempre la natura.

CLASSIFICAZIONE
Regno: Plantae (Piante)
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Divisione: Pteridophyta (Piante senza semi, con spore)
Classe: Filicopsida (Piante felciformi)
Ordine: Polypodiales
Famiglia: Aspleniaceae
Genere: Asplenium
Specie: Asplenium trichomanes

Asplenium trichomanes.



View Larger Map