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10 luglio 2015

Come coltivare la Calendula officinalis

Come coltivare la calendula
Calendula officinalis
La calendula, detta anche fiorrancio, è una bellissima pianta floreale della famiglia delle Asteraceae. Ne esistono una trentina di specie, di cui una delle più belle e conosciute è la Caldula officinalis che si usa sia in campo erboristico che alimentare. In questa sede però ne parleremo solo dal punto di vista delle caratteristiche e dalle coltivazione.

CLASSIFICAZIONE
Regno: Plantae (Piante)
Sottoregno: Tracheobionta (Piante vascolari)
Superdivisione: Spermatophyta (Piante con semi)
Divisione: Magnoliophyta (Piante con fiori)
Classe: Magnoliopsida (Dicotiledoni)
Sottoclasse: Asteridae
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae
Genere: Calendula
Specie: Calendula officinalis

La calendula è una pianta facile da seminare e mantenere. Sebbene sia considerata primaverile ed estiva, se il clima è abbastanza favorevole può fiorire anche fino ad autunno inoltrato. Quindi, al ritorno dalle vacanze estive e con la stagione del giardinaggio ormai in dirittura d'arrivo, se avete voglia di seminare ancora qualcosa la calendula fa la caso vostro. Esteticamente questa pianta ha il vantaggio di fornire contemporaneamente molto verde e molti fiori. Vediamo le sua caratteristiche in dettaglio.
  • SEMINA. Il seme della calendula non è un vero e proprio seme ma bensì un achenio, cioè un piccolo frutto duro e legnoso che contiene all'interno il seme vero e proprio. Questo achenio  è asimmetrico e la sua forma assomiglia ad un piccolo corno o ad un artiglio. La germinazione può essere velocissima e, se luce e temperatura sono favorevoli, la piantina può spuntare anche dopo soli 3-4 giorni dall'interramento. L'achenio è piccolo, quindi potete lasciarlo in superficie o al massimo interrarlo appena sotto la superficie del substrato: l'importante è tenere il terreno sempre umido per consentire la decomposizione del pericarpo, cioè la sua parte esterna. Non ha importanza il verso dell'interramento, cioè l'orientamento dell'achenio e delle sue punte, perché germinerà in ogni posizione voi lo mettiate. La semina può avvenire direttamente all'aperto, con i primi caldi primaverili, o anche in casa in semenzaio già da gennaio-febbraio se volete mettervi avanti, anche se lo sconsiglio (vedi INVASO).
  • PERIODO E DURATA. La calendula, come detto sopra, è una pianta primaverile, estiva ed anche tardo-autunnale (se le condizione meteo sono favorevoli). La sua durata è annuale, quindi morirà una volta esaurito il suo ciclo vitale.
  • FIORITURA. I fiori della calendula sono molto belli, grossi e corposi. I loro colori variano dal bianco all'arancione intenso, e possono anche avere screziature bicolori a causa di incroci tra piante con tonalità differenti. La fioritura è abbondante e continua per tutta la vita della pianta. 
  • SUBSTRATO. Del normale terriccio universale andrà benissimo, l'importante è che sia ben drenato e che non vi ristagni l'acqua.
  • VASO. La calendula è molto produttiva, specialmente a livello radicale (quando si toglie la terra di una calendula morta il vaso è praticamente saturo di radici) quindi è meglio mettere una pianta sola per vaso altrimenti lo sviluppo di più esemplari assieme è limitato. Si consiglia un diametro minimo di 20 cm.
  • INVASO. Essendo una pianta annuale il rinvaso (cioè il cambio del vaso con uno di dimensioni maggiori) è inutile. Diverso il caso dell'invaso, cioè la messa a dimora di una piantina nata in semenzaio. La calendula è forte e sopporta bene questa operazione, ma dovete stare attenti a metterla ben dritta e ben piantata nel terreno, non lasciando fuori troppo fusto  e pressando bene il substrato, altrimenti si piegherà e crescerà storta. Se volete il massimo da questa pianta, si consiglia senz'altro la semina diretta nel vaso di dimora.
  • ESPOSIZIONE. Pieno sole e niente ombra, questa pianta non ha problemi di scottature.
  • IRRIGAZIONE. Viene a volte presentata come una pianta che non ama molto l'acqua, ma non è vero: il substrato deve sempre essere umido, anche se non inzuppato. Specie nei mesi più caldi, non appena il terreno si asciuga le foglie si afflosciano. Più il vaso è piccolo, più veloce è l'asciugatura del substrato, e più frequenti devono essere le irrigazioni.
  • PARASSITI. Ecco un punto dolente. La calendula ha la falsa fama di avere proprietà antiparassitarie, sia per sé che per le piante che ha vicino. In realtà è una ghiotta preda per i parassiti, in special modo afidi e cocciniglie. Quindi controllate sempre le vostre piante, in special modo le pagine inferiori delle foglie, ed ai primi segnali di attacco prendete provvedimenti. Se piantate le calendule in estate inoltrata o in autunno, quando il periodo di inizio infestazione è passato, è un problema più raro. Le foglie sono abbastanza attraenti anche per gli uccelli, ad esempio per le tortore, a cui piace beccarle e posarsi direttamente sulle piante danneggiandole. Se notate buchi, o foglie misteriosamente spezzate e tagliate, la causa è questa. Perciò quando vedete uccelli sul vostro balcone spaventateli per farli scappare (senza far loro del male, mi raccomando) e non date mai loro da mangiare, per scoraggiarne il ritorno. Riguardo alle malattie di origine batterica, virale e fungina, se la pianta è ben curata non dovreste avere problemi in questo senso.